Il primo anno del progetto TrasformAzioni in collaborazione con l’Unione Ciechi e Ipovedenti di Brescia e finanziato dalla Fondazione della Comunità Bresciana e Provincia di Brescia, si è concluso con successo. Presentiamo oggi l’ebook che raccoglie le azioni, la metodologia e le buone pratiche acquisite nel corso di questa annualità. La pubblicazione è accessibile e a disposizione di altre realtà medio-piccole del settore dello spettacolo che volessere integrare misure di accessibilità all’interno delle proprie azioni.
Il nostro ringraziamento speciale va all’Unione Ciechi e Ipovedenti di Brescia, alla collaborazione e alla fiducia che hanno riposto in noi per la realizzazione del progetto, e ad Alessandro Tampieri, esperto nella formazione del personale e artista dell’audiodescrizione poetica associata al percorso.
Proprio Alessandro Tampieri racconta il progetto TrasformAzioni nel convegno I non pubblici all’interno di Wonderland Festival 2024, introducendo l’argomento con le seguenti parole chiave:
DESIDERIO: l’accessibilità non intercetta solo i bisogni ma soprattutto i desideri, creando un ponte tra la volontà dell’ente culturale di avere spettatori/spettatrici e dei pubblici potenziali di accedere a teatro.
BUONA VOLONTÀ: l’introduzione delle norme di accessibilità è un campo sempre più richiesto in Italia. Fondamentale è la buona volontà di lavorare nel migliore dei modi possibili e la co-progettazione è il primo step per realizzare dei risultati efficaci.
CONDIVISIONE: condividere fin da subito il progetto di accessibilità con le persone interessate, nel nostro caso i membri dell’Unione Ciechi e Ipovedenti di Brescia, permette di creare quel “ponte” tra desideri sopra descritto. Insieme abbiamo progettato, ricercato finanziamenti, scelto le azioni da intraprendere.
ESPLORAZIONE: i focus group per individuare le aspettative e i desideri dei/delle partecipanti sono stati fondamentali per immaginare nuovi modi di abitare il teatro fisicamente e creativamente. Dai primi incontri svolti all’interno della sede dell’Unione Ciechi e Ipovedenti di Brescia ci siamo spostati nella sede di IDRA Teatro, affrontando insieme eventuali criticità legate alla mobilità e alle comunicazioni.
RECIPROCITÀ: lo scambio di competenze è sempre bidirezionale. Chiedere informazioni e strumenti è il primo passo per interpretare al meglio i bisogni e i desideri del pubblico di riferimento.
CURIOSITÀ: il laboratorio di teatro realizzato è stato concepito come uno spazio aperto alla sperimentazione e alla scoperta. L’idea alla base era poche linee guida e tanta improvvisazione!
STRUMENTI: avere e fornire gli strumenti corretti è necessario per aumentare l’accessibilità in teatro e per fruire degli spettacoli (ad esempio, sito web accessibile, personale di sala competente, audiodescrizioni poetiche etc.)
RETE: creare un progetto è il primo passo, la sfida è riuscire a mantenerlo sostenibile nel tempo e adattabile per altre tipologie di disabilità. Potenzia l’efficacia del progetto il fare rete con le realtà culturali e sociali del territorio che possano integrare nelle loro pratiche le norme di accessibilità stabilite, co-progettare e diffondere strumenti e competenze.